28 dicembre

1963
Epifania di George Best

Nella foto si vedono due giocatori dello United e alcuni (sconsolati) del Burnley. Il più vicino alla porta (il numero 10) è David Herd, ma il gol porta la firma dell'altro, quello che sta per uscire dall'inquadratura, anche lui con le braccia levate, e soprattutto con un'espressione di felice stupore sul volto. Ha diciassette anni e mezzo, ha appena scritto il proprio nome nei tabellini della First Division. Il pallone, invece, pare l'abbia messo all'incrocio, ma non ci sono filmati a confermarlo. Fidiamoci, perché è lui stesso a raccontarlo: "io fui più che soddisfatto della mia prestazione e del mio primo goal da professionista, un tiro di destro dal limite dell'area che andò a insaccarsi all'incrocio dei pali". E da lì, direttamente sul Belfast Telegraph del giorno successivo, a piena pagina: Georgie, come tutti sanno, è irlandese, logico che da quelle parti esaltino le gesta di uno dei loro. Matt Busby, dal canto suo, ha capito benissimo che la sua seconda generazione di Babes sarà più forte della prima. 
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1970
Neve al Comunale

Torino è sotto un cumulo di neve, e la partita in programma il 27 (Torino-Milan) è rinviata al 28, si disputa di lunedì e non di domenica. La Rai prova a trasmetterla in diretta, ma non vuole scucire un centesimo e tutto va come al solito. Dunque si gioca, il campo è sgombro, gli spalti meno, il Milan è sgonfio, novanta minuti di assedio granata, la giornata d'inconsistenza agonistica vissuta da Rivera debilita il centrocampo, Rocco allestisce barriere umane sempre più folte. Finisce pari, un gol a testa, i rossoneri rimangono in cima ma si vede che il loro fiato è corto. "Incredibilmente dominato", tuttavia, l'XI del Paròn non vince solo per una papera del Ragno Nero. Agroppi ciabatta da venticinque metri, e Cudicini "si china e lì resta, artritico e stupito (foto), a vedere il pallone che gli sfugge tra le mani, poi tra i ginocchi, e si addormenta in rete" (Arpino). Delusi per il mancato successo, i followers del Toro salutano gli ospiti all'uscita dal campo con un sonoro e ripetuto "Ladri! Ladri!". Intanto, a Rio de Janeiro, Pelé conferma che ai mondiali tedeschi non parteciperà. Insomma: per il football non fu certo una grande giornata.
Tabellino


1971
Il narcotizzatore

Visto quel che è accaduto in Grecia all'andata, si può dire che l'Ajax abbia fatto bene a rinunciare. E' anche vero che i greci non hanno mai visto il Centenario nemmeno col binocolo, e forse Puskas ha davvero voglia di andare a mettere il naso in uno dei pochi santuari che non ha avuto occasione di visitare; e se quelli del Nacional decidono di buttare via la coppa dopo il pari di Atene, lui certamente non rifiuterà il regalo. Sì, ha fatto bene l'Ajax a dire nisba, e si è visto ad Atene, e lo ricordano anche le cronache prima della gara di ritorno. Ad Atene, un greco uscì in barella con una gamba fratturata, un altro ha dovuto abbandonare il campo prima della fine, un uruguagio è stato espulso. Le cronache temono che il peggio debba ancora venire. Risse, incidenti, violenze. Ma poi tutto fila liscio. Ci pensa Luis Artime (foto), sensazionale bomber dei Parquenses, a narcotizzare animi e partita con una doppietta. Una fra le tante della sua meravigliosa, inquieta carriera.