13 dicembre

1956
Away goals rule 

Cari signori, oggi ci occupiamo di una delle regole più bizzarre del gioco del calcio. E' una regola che vale solo per le sfide a eliminazione diretta (con partite di andata e ritorno), e per dirimere conflitti di preminenza dovuti a una situazione di parità. La regola prescrive che le reti segnate in trasferta valgano doppio.
"Che bella cosa!"
Stia zitto e mi lasci proseguire. Valgono doppio, dicevo, ma solo nel caso che complessivamente le due squadre vantino uno score identico.
Vi farò un esempio.
Negli ottavi di Coppa dei campioni si affrontavano il grande Real Madrid e il glorioso (ma non grande) Rapid di Vienna. L'andata si giocò a Madrid, e il Real vinse quattro a due. Poi, a Vienna, prevalse il Rapid: tre a uno. Quindi, poiché i gol in trasferta valgono doppio, il risultato complessivo della sfida avrebbe dovuto essere: Rapid sette, Madrid sei, e Rapid ai quarti. Capito? Il Magno Real era dunque suscettibile di 'rapida' e indiscutibile eliminazione.
"Giusto!".
Stia zitto e mi lasci finire. Questa regola fu però applicata solo a partire dalla stagione 1969-70.
"Quindi chi passò ai quarti? Il Real o il Rapid?"
La ringrazio per questa domanda. La risposta, per chi conosce l'albo d'oro, è ovvia: passò il Real. Che vinse lo spareggio.
"Ah, e dove si giocò lo spareggio?"
Anche per questa domanda la risposta è ovvia: si giocò a Madrid, e le Merengues vinsero due a zero. "E come mai si giocò a Madrid?"
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

[Tratto da Michele Ansani, Lenta può essere l'orbita della sfera]
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