9 agosto

2000
Helsingborg

Mi telefona un amico, ma sono tentato di non rispondere. Trovandomi in vacanza, preferirei non essere costretto a parlare di argomenti che non mi interessano. Ma poi, come si fa? Non si trattano così gli amici, e allora rispondo.
Ehilà, come va?
"Diciamo che sono scappato di casa senza dir niente a mia moglie. Ma torno domani".
Scappato di casa? E dove sei ora?
"A Stoccolma. Ma ho un problema".
Santiddio, cosa ci sei andato a fare?
"Indovina".
No, non lo voglio sapere.
"Ma ho un problema, ripeto".
Beh, come posso risolverlo?
"Non puoi. Mi manca il tempo. Pensavo che Helsingborg fosse da queste parti, e invece è molto più a sud".
Bravo! E perché ti interessa così tanto Helsingborg?
E' esattamente la domanda che non avrei dovuto fare. Inizia ad urlare, urla così tanto che non capisco nulla, e poiché non ho voglia di urlare a mia volta per far presente la cosa, chiudo la telefonata. Certo, poi me ne pento, e comincio ad avere sospetti che però ritengo infondati, in fondo siamo nel cuore del cuore dell'estate. Il giorno dopo, casualmente al bar mi si apre il giornale sulle pagine sportive. Ah ecco, penso. Sotto sotto, me lo immaginavo. Voleva vedere una partita. Helsingborg-Inter, Champions League, anzi 'turno preliminare' di Champions League, l'Inter ha perso uno a zero, ci sarà rimasto male. Pover'uomo. Mentre sorseggio il solito ottimo caffé, mi arriva un messaggio sul cellulare. E' sua moglie. "Se hai notizie di lui, non le voglio sapere".
Tabellino | Highlights


2012
Italo-americano con sospetto di ascendenze scozzesi

Lecco. Alla presentazione della squadra locale, serie D, i giocatori sono stati insultati e, alla prima reazione verbale (a conferma della contiguità culturale tra teppisti e pedatori), aggrediti a calci e pugni dagli ultras nell'antistadio, dandosi poi alla fuga da un'uscita secondaria. Il motivo? Ostilità verso il nuovo proprietario, l'italo americano Joseph Cala. L'allenatore Stefano Franciosa ha constatato l'ovvio ("è vergognoso"), ma anche l'ineffabile: "alcuni giocatori non erano nemmeno tesserati". Forse bastava esibire il tesserino per non essere menati? Dal canto suo, Joseph Cala, pittoresco presidente del Lecco (che nel febbraio 2011 aveva provato a rilevare la Salernitana - foto - per poi dileguarsi dopo nemmeno due settimane), dichiara alla stampa di essere stato aggredito dagli ultras: "sei o sette criminali mi hanno picchiato e minacciato affinché io me ne vada". Alla polizia però non risultano denunce e al pronto soccorso il suddetto è stato refertato con un codice bianco, senza segni di ecchimosi e tumefazioni. Ancora Cala commenta la vicenda eticamente: "A Lecco non è possibile fare calcio, pagatemi quel che ho speso: 100 mila euro e me ne vado. Ma voglio i soldi, non le chiacchiere. Sono 60.000 euro di spese, più la fideiussione che ho versato". Le origini sono palesemente italiche. Con sospetto di ascendenze scozzesi però.