27 agosto

1972
Il capellone di Vejle

Al Drei Flüsse Stadion di Passau, in bassa Baviera, si gioca a pallone per il torneo olimpico. Un bel girone, ci sono Brasile e Ungheria, ma c'è anche la Danimarca che nella prima partita incontra la Seleçao. L'ala destra dei danesi è un piccoletto capellone, piedi buoni e molto veloci, vent'anni e fiato da vendere. Molte ambizioni, si capisce, e non potrà essere certo nel Vejle Boldklub che le soddisferà. Infatti lo ha già ingaggiato il Borussia M'Gladbach, squadrone di livello europeo. La partita di cui si diceva è avvincente, benché olimpica. Il bassotto fa l'ala destra ma ha il nove sulla schiena, e inaugura il tabellino con un gol di puro opportunismo. I brasiliani subiscono e ne prendono un altro, stanno per affondare ma riaffiorano intorno alla mezz'ora del secondo tempo, quando segnano due gol in un minuto - trascinati da un altro capellone, tale Dirceu. Quando l'ombra della tarda estate inizia a portare frescure sul prato, è ancora il piccoletto danese a sbucare dal basso in una mischia sottoporta, impattando con la sua folta zazzera il pallone di una vittoria che pareva sfumata.
Tabellino | Highlights



2010
L'albo d'oro

Squilla il telefono proprio mentre sto per uscire, ho anche chiuso le valige, la vacanza è finita ma voglio godermi l'ultima serata senza il pensiero. Rispondo? Mah sì. "Ehilà!". Come te la passi? "Benissimo grazie, stasera inauguriamo un'altra voce nell'albo d'oro. Mica è finita, quest'anno". Prego? "Ripeto: stasera eccetera eccetera". Ah ho capito, c'è una partita, chissà che partita sarà. Buona inaugurazione, allora, e alla prossima. Esco, i miei conoscenti hanno prenotato in un buon ristorante sul mare. C'è anche un mega-schermo, non so se allestito per l'occasione. Eh no, dico, non possiamo nemmeno fare due chiacchiere. Tutti sono d'accordo, e quindi scegliamo un altro locale. Gente molto interessante, per una volta non si parla di calcio. Cucina di buona qualità, prezzi accettabili. Poi, una bella passeggiata sul lungomare, un gelato, e infine i saluti, penseremmo di tornare qui anche l'anno prossimo, certamente. Lungo la scalinata che conduce al mio piccolo appartamento, lenti, distaccati tra loro e veramente mogi i due 'beep' del cellulare. Un sms del mio amico, non lo leggo neppure, si capisce benissimo che non è andata come desiderava. Rientrato in casa, accendo la tv, e basta un'occhiata al televideo. Ecco, penso. Supercoppa. Atletico Madrid-Inter. Due a zero. Mah!