28 aprile

1902
Red Devils

Messo in liquidazione a gennaio il Newton Heath Football Club, alcuni imprenditori di Manchester non si rassegnano a vedere la città rappresentata solo dal City, destinato in quella stagione peraltro a tornare nella Second division. Nasce così il Manchester United Football Club: una nuova storia, con nuovi colori. E nuove prospettive. Diventerà uno dei club più famosi, importanti e seguiti del mondo.

1971
Ajacidi con la suerte de fronte

"L'Ajax non è quella terribile squadra di cui si dice. Non mi è piaciuta particolarmente"; i tre gol "sono stati dei regali", il terzo poi "era chiaramente viziato da una posizione di fuorigioco", segnalato dall'assistente ma ignorato dall'arbitro (Sbardella); negli altri due "el Ajax se ha encontrado con la suerte de fronte". Opinioni di Marcel Domingo Algara (foto), entrenador del Club Atlético de Madrid, al termine della semifinale di ritorno di Coppa dei campioni. Largamente incompleti, gli spagnoli non erano stati in grado di difendere il gollettino rimediato al Manzanarez. "Estoy muy satisfecho de mis muchachos", replicò Rinus Michels. Com'era normale che accadesse, l'Ajax poteva prenotare un albergo nei dintorni dell'Empire Stadium, dov'era in programma la finale.

1976
Raoul Lambert e le lunghe partite di Anfield

Non c'è dubbio che Raoul Lambert preveda spesso con un certo anticipo lo sviluppo dell'azione. La sua posizione in campo è sempre quella giusta. E anche quando la palla è in possesso degli avversari, non si deconcentra. Anzi: fiuta l'errore. Ora, per esempio. Sono trascorsi cinque minuti, il Liverpool sta organizzando il suo assalto. Tommy Smith appoggia di testa verso Clemence, ma sbaglia la misura, o semplicemente non si è accorto che Lambert è lì, è in agguato, con quella sua tipica espressione, un po' svagata e un po' sarcastica, dissimulata da un'acconciatura che sembra una maschera non calata del tutto a copertura del volto. I suoi riflessi sono rapidi: anticipa il portiere e con un pallonetto ammutolisce la Kop (foto). Trascorrono altri dieci minuti e i belgi raddoppiano, al termine di un elegante fraseggio, e il penultino tocco è sempre di Lambert, è lui la torre che spizza e mette Julien Cools in condizioni di punire ancora l'incolpevole Clemence. Dunque, fatto un rapido calcolo, dopo un quarto d'ora circa, ad Anfield, il Bruges sopravanza il Liverpool di due reti, nella finale di andata della Coppa Uefa. Trofeo in cassaforte? Beh, le partite su quel campo sono sempre molto lunghe. Lunghe e intense. Interminabili, per chi si deve difendere.


2004
L'ultima maglia

Non la indossava da cinque anni. Era la sua maglia, essendo quella di tutti. Quando giocava, Baggio era di tutti, e nessuno poteva pretenderlo a simbolo di una storia o di una squadra. Aveva girovagato per società grandi e piccole, lasciando ovunque ricordi di giocate geniali e improvvise, come accecanti bagliori. La sua maglia era azzurra, la maglia della nazionale. Non l'ha indossata tantissime volte; talora è stato messo da parte, a favore di altri che valevano meno di lui. Fu giusto chiamarlo per un'ultima partita, un'amichevole contro la Spagna, anche se contava poco. Maglia numero dieci, fascia di capitano all'uscita di Cannavaro. Meritava la festa, e l'abbraccio di tutti.  "La vita è un'emozione, Baggio i suoi brividi", si leggeva su uno dei tanti striscioni di Genova.

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