24 maggio

1961
Inferiority complex

Mariolino Corso indossa la sua prima maglia azzurra, e per poco non accade il miracolo. All'Olimpico di Roma, l'Italia - quando manca meno di un quarto d'ora al triplice fischio - sta vincendo sugli inglesi. E caspita, sarebbe anche ora, quelli ormai non fanno paura a nessuno. Ma è evidente che li soffriamo. E' chiaro che, in fondo, abbiamo ancora nei loro confronti un notevole inferiority complex. Altrimenti non riuscirebbero a ribaltarci proprio sullo scorcio del match. Due gol, li segnano proprio Jimmy Greaves e Gerry Hitchens. Sembrano due fuoriclasse - e Greaves potrebbe esserlo, non fosse (Brera dixit) "un gran lavativo"; Milan e Inter li ingaggiano, ma se ne pentiranno molto presto. Resta il dato: degli inglesi - per quanto presuntuosi e modesti - ancora non veniamo a capo. Nonostante Mariolino. 

1972
Il prototipo dell'ala sinistra

Camp Nou, finale di Coppa delle coppe. E' la grande serata di William McClure ("Willie") Johnston (foto), ala sinistra dei Rangers. Un bel tipo. Di lui si ricordano parecchie storie. Per esempio, un Old Firm di un sabato d'ottobre nel 1970. Era talmente incontenibile sulla sua fascia, quel pomeriggio, che nessuno del Celtic osava più affrontarlo, temendo di esserne ridicolizzato. Cosa fece allora? Lì, ad  Hampden Park, davanti a (dati ufficiali) 106.263 spettatori, improvvisamente fermò la corsa, fermò il pallone e ci si sedette sopra, aspettando che qualcuno mostrasse d'avere sufficiente coraggio per provare a sottrargli il giocattolo. Un anno dopo, il 4 settembre 1971, in un match di First Division a Maryhill (periferia di Glasgow) contro il Partick Thistle,  mise ko (bel pugno!) un terzino che aveva passeggiato sul suo ginocchio mentre lui era a terra, brutalmente falciato dal medesimo.  Espulso, naturalmente; i Rangers persero inopinatamente, la squalifica fu pesante e gli inibì per diversi anni la chiamata nella Tartan Army. Nel '78, tuttavia, lo portarono in Argentina; e va beh, quando risultò positivo al test anti-doping dopo Perù-Scozia, la sua carriera era ormai agli sgoccioli. Episodi ritagliati dalla vicenda agonistica (sempre sopra le righe) di un pedatore irascibile e controverso, che tuttavia resterà indimenticabile perché scritta nella storia dei Rangers: fu Willie Johnston, infatti, ad aprire (virtualmente chiudendola) con una fantastica doppietta la polemica finale di Camp Nou, contro la Dinamo di Mosca. L'unico alloro europeo, in definitiva, a tutt'oggi conquistato dai Gers. Molti gli avranno chiesto e gli chiederanno ancora di raccontare qualche dettaglio di quella serata, nel pub-museo che gestisce insieme al figlio a Kirkaldy, piccolo centro affacciato sul mare, East Coast della  grande madre Scozia. 

2000
Picnic allo Stade de France

E' la prima, davvero la prima volta che due club dello stesso paese vanno in gita fuoriporta per contendersi il più prestigioso alloro continentale. Capita al Real Madrid e al Valencia Club de Fútbol  - il sorprendente Valencia di Héctor Cúper, dove vivevano formidabili anni alcuni formidabili jugadores che poi, adocchiati e strapagati da club italiani, si rivelarono poco più che formidabili bidoni. Il picnic si tenne nientemeno che allo Stade de France, ma ai Murciélagos le vivande andarono tutte di traverso. Un secco tre a zero, nessuna discussione. Bambini si torna a casa, è stata comunque una bella cosa. L'unico un po' accigliato era proprio Héctor (foto), la cui fama di vincente che perde sempre le partite più delicate si stava consolidando.

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