24 marzo

1888
Il pugno di mosche

Non di rado succede. Pensi di avere la coppa in tasca; anzi, vorresti fare la foto-ricordo prima ancora di aver giocato, tanta è la certezza della superiorità nei confronti dell'avversario. Non di rado succede: che ti ritrovi invece con un pugno di mosche, e non sai spiegarti il perché. Capitò ai quotati pedatori del Preston North End Football Club nel 1888: la loro cavalcata sino alla finale di FA Cup era stata trionfale; tutte le rivali spazzate via, quarantanove gol in sei partite. Mancava solo il West Bromwich Albion (peraltro, finalista nelle due precedenti edizioni del torneo). "Ci vorrà il pallottolliere", strombazzavano i Lilywhites. Difatti. Vinsero i Baggies (a lato, la foto-ricordo), due a uno.
La finale


1935
Epifania di un cannoniere

Pozzo porta i suoi al Praterstadion; la comitiva è attesa dal Wunderteam, e in programma c'è un match sostanzialmente decisivo per la Coppa Internazionale 1933-35. Gli austriaci hanno ancora il dente avvelenato per la semifinale di Milano dell'anno precedente - la semifinale di coppa del mondo. Sindelar si ricorda le botte prese da Luis Monti e medita la rivincita. Tanto più che Meazza deve star fuori; controvoglia, Monsù Poss è 'costretto' a far esordire Silvio Piola. "Naturalmente gli austriaci si avventano agli azzurri per farne un sol boccone. Due volte in contropiede parte Piola: folgora Platzer da fuori la prima volta; lo dribbla addirittura la seconda" (Gianni Brera). Epifania di un campione, e si può nel contempo celebrare il primo picnic italiano sul santo prato di Vienna.


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